Il vicolo della Fontana era l’antico accesso al paese, risalendo dal fiume: era l’unica strada che collegava il Ponte (ovvero la porta d’ingresso per le merci) all’accesso mercatale, l’attuale Piazza della Repubblica.
Fino all’inizio del XIX secolo, infatti, la strada provinciale, quella percorsa oggi, non esisteva.
Come noto, Castel del Rio, durante la seconda guerra mondiale, si trovava proprio a ridosso della Linea Gotica.
Liberata dagli Alleati il 27 settembre 1944, la comunità divenne avamposto del fronte, che si fermò nella valle del Santerno per otto lunghi mesi. I bombardamenti ne danneggiarono gravemente il patrimonio immobiliare.
Il vicolo della Fontana, rimasto fortunatamente pressoché integro, permette di ammirare l’assetto originario del complesso, risalente al XVII secolo.
Le strade e le mura di sasso testimoniano le antiche modalità tecnico-costruttive. La fontana, da cui il vicolo prende il nome, sorge proprio all’inizio della strada.
Oggi troviamo anche due sculture in arenaria risalenti agli anni ’90 del ‘900: una donna incinta e una conchiglia, entrambi simboli di fecondità.
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